Ancora nessun commento

Case aperte

Per ricevere un dono apriamo le mani.
Per ricevere amore ci apriamo agli altri.
Per ricevere qualcuno apriamo la porta.
Ricevere significa non lasciare sulla soglia, ma far entrare.
Così il modo con cui Dio entra e dimora nelle nostre case non è ascoltando la Sua Parola in chiesa, ma portandola e condividendola tra le mura della nostra casa, in famiglia.
Il carceriere di Filippi, Cornelio e Zaccheo sono solo alcuni esempi biblici in cui aver aperto la propria casa per accogliere rispettivamente Paolo, Pietro e Gesù, permise a queste famiglie di ricevere pace, quella pace completa, racchiusa nel termine originale “shalom”.
E così accadeva quando i 70 discepoli mandati da Gesù in ogni luogo e città entravano in una casa: non avevano nulla da offrire con sé, ma Dio li aveva equipaggiati di potenza per poter compiere miracoli, annunciare il regno di Dio e vedere Satana cadere dal cielo (Luca 10:17-18).
Queste case ricevevano perché di fatto erano case che si aprivano.
In Ebrei 13:2 è scritto che “alcuni praticando l’ospitalità hanno accolto degli angeli senza saperlo”…e ancora in Matteo 10:41: “Chi riceve un profeta come profeta, riceverà premio di profeta; e chi riceve un giusto come giusto, riceverà premio di giusto”.
Dio ha preparato dei miracoli nelle nostre case. La salvezza non è qualcosa da confinare in chiesa, ma deve entrare tra le nostre mura: è lì che il Signore vuole guarire e vuole portare Pace.

Dio ha un progetto per la tua famiglia: sta oltre la tua porta. L’aprirai?

“Progetto 99più1”: incontri per le case.

Puoi ascoltare il messaggio completo al link https://youtube.com/live/-KlUETasZaQ?feature=share
Sermone del 15 settembre 2024 – past. Angelo Bleve

Invia un commento