Siete tutti invitati ad assistere al saggio.
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Sia i più piccoli che i più grandi sono emozionati, la scena è pronta, si comincia…
I primi sono i fanciulli che rappresentano Gesù che calma la tempesta: onde, turbini di vento, tuoni, tanta paura da parte dei discepoli…ma Gesù è con loro sulla barca: si sveglia e sgrida vento e mare. Si aspetta che crediamo in Lui anche in mezzo alla tempesta più furiosa, a Gesù tutto è possibile!
(Matteo8:23-27)
Arrivano i piccoli: una barca, una rete nessun pesce, sono veramente scoraggiati…Ma poi Gesù salì sulla barca, Pietro e gli altri ubbidirono alla Sua Parola, gettarono le reti e…presero tanti tanti pesci! A Gesù tutto è possibile! (Luca 5:1-10)
Seguono i prescolari. Un luogo Betesda, una piscina, tanti ammalati, uno in particolare è lì ma sa che non potrà mai farcela a scendere nella piscina quando un angelo sarebbe venuto ad agitare le acqua perché non ha nessuno che lo aiuta.
Gesù passa e gli chiede:<<Vuoi guarire? Alzati prendi il tuo lettuccio e cammina>>. Il paralitico ubbidisce alle parole di Gesù e cammina…(Giovanni 5:1-16). Tutto è possibile a chi crede!
Ecco i ragazzi. Erano 4000 uomini più le donne e i bambini, seguivano il Maestro da tre giorni, luogo deserto, niente cibo. A disposizione 7 pani e pochi pesciolini. Gesù rende grazie, li spezza e i discepoli li distribuiscono alla folla, tutti mangiano, sono saziati e ne avanzano sette ceste piene.(Matteo 15:32-39)
A Gesù tutto è possibile!
Arrivano gli adolescenti, si sono veramente impegnati, hanno preparato un’ottima scenografia, bei costumi,
Filippi, una prigione, Paolo e Sila feriti e doloranti perché proclamano la liberazione dal male. Verso mezzanotte si odono canti e preghiere, i carcerati ascoltano…Un gran terremoto, le porte si aprono, le catene si spezzano, il carceriere spaventato dalle conseguenze vuole uccidersi. Paolo lo ferma,entra in casa e gli annunzia la Parola del Signore insieme a Sila “Credi nel Signor Gesù e sarai salvato tu e la casa tua” (Atti16:25-34).Concludono con un bel canto…
Insieme partecipiamo ad un’agape fraterna e ci salutiamo allegri e incoraggiati:
“TUTTO E’ POSSIBILE A CHI CREDE”