Gesù e il nuovo patto (Angelo BLEVE)

Ebrei 8:1-13

Ora, il punto essenziale delle cose che stiamo dicendo è questo: abbiamo un sommo sacerdote tale che si è seduto alla destra del trono della Maestà nei cieli, 2 ministro del santuario e del vero tabernacolo, che il Signore, e non un uomo, ha eretto.
3 Infatti, ogni sommo sacerdote è costituito per offrire doni e sacrifici; è perciò necessario che anche questo sommo sacerdote abbia qualcosa da offrire. 4 Ora, se fosse sulla terra, egli non sarebbe neppure sacerdote, poiché vi sono coloro che offrono i doni secondo la legge. 5 Essi celebrano un culto che è rappresentazione e ombra delle cose celesti, come Dio disse a Mosè quando questi stava per costruire il tabernacolo: «Guarda», disse, «di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte». 6 Ora però egli ha ottenuto un ministero tanto superiore quanto migliore è il patto fondato su migliori promesse, del quale egli è mediatore.   7 Perché se quel primo patto fosse stato senza difetto, non vi sarebbe stato bisogno di sostituirlo con un secondo. 8 Infatti Dio, biasimando il popolo, dice:   «Ecco, i giorni vengono», dice il Signore,   «che io concluderò con la casa d’Israele e con la casa di Giuda,   un patto nuovo;   9 non come il patto che feci con i loro padri   nel giorno in cui li presi per mano   per farli uscire dal paese d’Egitto;   perché essi non hanno perseverato nel mio patto,   e io, a mia volta, non mi sono curato di loro», dice il Signore.
10 Questo è il patto che farò con la casa d’Israele   dopo quei giorni», dice il Signore:   «io metterò le mie leggi nelle loro menti,
le scriverò sui loro cuori;   e sarò il loro Dio,   ed essi saranno il mio popolo.   
11 Nessuno istruirà più il proprio concittadino   e nessuno il proprio fratello, dicendo:   “Conosci il Signore!”   Perché tutti mi conosceranno,   dal più piccolo al più grande di loro.
12 Perché avrò misericordia delle loro iniquità   e non mi ricorderò più dei loro peccati».   13 Dicendo «un nuovo patto», egli ha dichiarato antico il primo. Ora, quel che diventa antico e invecchia è prossimo a scomparire.

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